Incerte sono le sue notizie relative alla famiglia (Visconti, Semenzi o Carrozzi) alle vicende della sua vita negli anni precedenti al 1450, momento in cui, per motivi sempre oscuri, abbandonò i luoghi d'origine (Milano o Brescia) per vestire l'abito delle Agostiniane scalze e dedicarsi ad opere di misericordia verso bisognosi e malati. Morì, forse ventenne, nel 1458 e il suo corpo, sepolto nella chiesa agostiniana di S. Niccolò a Spoleto, divenne subito oggetto di venerazione per le numerose grazie e i miracoli attribuiti alla sua intercessione.
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