Fisicamente assai gracile, era animo tenace e volitivo. Divenuto sacerdote, a Torino fu accolto dal teologo Luigi Guala nel suo Convittto ecclesiastico da lui aperto. Questi lo spinse a fare opere di catechesi verso il giovane muratori e carcerati, poi lo volle a fianco nella cattedra di teologia morale. Per 24 anni Giuseppe formò generazioni di sacerdoti, dedicandosi anche ad un'intensa opera pastorale verso tutti bisognosi, compresi i carcerati e i condannati a morte. Sul ceduto al Guala, né perfezionò l'opera, rifiutando sempre ogni titolo onorifico. Aiutò materialmente e moralmente Don Bosco che lo definì "il modello di vita sacerdotale". E' patrono dei carcerati e dei condannati a morte.
Altri Santi del giorno
Santa Agrippina Vergine e martire
Sant' Eteldreda di Edy Badessa
San Giovanni (Scalcione) da Matera Abate
Beato Innocenzo V (Pietro di Tarantasia) Papa
San Lanfranco Beccari Vescovo di Pavia
San Liberto di Cambrai Vescovo
Santi Martiri di Nicomedia
Beato Pietro Giacomo da Pesaro Sacerdote Agostiniano
Beata Raffaella Santina Cimatti
San Tommaso Garnet Martire in Inghilterra
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