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All'Apostolo Giovanni spetta, nel
calendario, un posto vicino al Natale perché egli ci ha donato, nel suo Vangelo,
la formula più intensa e più alta per descrivere il mistero dell'Incarnazione:
«Il Verbo si è fatto carne / ed è venuto ad abitare in mezzo a noi». Nato a
Bethsaida, sulle rive del lago di Tiberiade, Giovanni seguì dapprima Giovanni il
Battista assieme al suo amico Andrea. Ma ambedue accettarono subito
l'indicazione del Precursore ad andare con Gesù, l'«Agnello di Dio». Poi i due
invitarono i rispettivi fratelli (Simone e Giacomo) e Gesù li scelse tutti e
quattro come suoi primi discepoli. Giacomo e Giovanni, però, erano di carattere
impetuoso e piuttosto violento, tanto che Gesù li chiamò 'figli del tuono'.
Erano inclini a imporsi (e la loro madre li spingeva ad ambire ai primi posti) e
a giudicare gli altri con durezza. «Vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal
cielo e li consumi tutti?» chiesero a Gesù quel giorno in cui gli abitanti di
Samaria si rifiutarono di riceverli. Ma ricevettero un severo rimprovero: «Voi
non sapete di che spirito siete. Io non sono venuto a perdere gli uomini ma a
salvarli». Forse fu proprio per questo - per insegnare loro la scienza
dell'amore - che Gesù si tenne particolarmente vicini i due fratelli, e li volle
sempre con Sé, testimoni della Sua gioia durante la Trasfigurazione e della Sua
angoscia nel Getsemani. Negli ultimi capitoli del suo Vangelo - ma senza più
orgoglio - Giovanni si definisce il discepolo che Gesù amava e racconta d'aver
posato il capo sul petto del Maestro durante l'ultima Cena. Ebbe anche il
privilegio di poter restare con Lui fin sul Calvario, testimone del Suo Cuore
trafitto per nostro amore. Affinché l'educazione del discepolo all'amore potesse
continuare nel tempo della Chiesa (e come indicazione per tutti i cristiani),
Gesù, poco prima di morire, affidò Giovanni alla Madre sua e affidò Maria al
discepolo. In seguito, nelle sue Lettere, Giovanni parlerà a lungo e
ripetutamente della carità e si racconta che, negli ultimi anni di vita, egli
non facesse che ripetere testardamente quest'unico insegnamento: «Amatevi gli
uni gli altri, perché Dio è amore!». ...fonte Avvenire.it
www.santiebeati.it/dettaglio/22100
Santa FABIOLA DI ROMA Matrona romana m. 399 Nel Sabato santo di un anno imprecisato Fabiola si presenta, vestita con tela di sacco, nella basilica di San Giovanni in Laterano, chiedendo di essere accolta nella Chiesa. Discen... www.santiebeati.it/dettaglio/83300 Santi TEODORO E TEOFANE Grapti www.santiebeati.it/dettaglio/83290 Santa NICARETE (NICERAS) DI COSTANTINOPOLI Vergine Morta intorno al 504. Nata a Nicomedia, ma residente a Costantinopoli, dove divenne una leale amica e sostenitrice di san Giovanni Crisostomo condividendone le sofferenze e l'esil... www.santiebeati.it/dettaglio/94059 Beato FRANCESCO SPOTO Sacerdote e martire Raffadali, Agrigento, 8 luglio 1924 - Erira, Congo, 27 dicembre 1964 Nato l'8 luglio 1924 a Raffadali in provincia di Agrigento, nel 1936, Francesco Spoto entra nel seminario dei padri Bocconisti a Palermo e il 22 Luglio 1951 viene ordinato sacerdot... www.santiebeati.it/dettaglio/90217 Beato ALFREDO PARTE Scolopio, martire Cirraluelo de Bricia (Burgos), 2 giugno 1899 - Santander (Spagna), 27 dicembre 1936 Nacque in Spagna a Cirraluelo de Bricia (Burgos) il 2 giugno 1899; entrò fra gli Scolopi vestendone l'abito il 1° agosto 1915 ed emettendo i voti religiosi il 13 agosto del 1916. D... www.santiebeati.it/dettaglio/91745 Beata SARA SALKAHAZI Vergine e martire Kassa-Kosice, Repubblica Slovacca, 11 maggio 1899 - Budapest, Ungheria, 27 dicembre 1944 Sara Salkahazi, religiosa professa dell’Istituto delle Suore dell’Assistenza, nacque l’11 maggio 1899 a Kassa-Kosice, in terra allora ungherese ed oggi in territorio slovacco, e fu... www.santiebeati.it/dettaglio/92766 Beato GIUSEPPE MARIA (JOSé MARIA) CORBIN FERRER Giovane laico, martire Valencia, Spagna, 26 dicembre 1914 - Nave-Prigione “Alfonso Pérez”, 27 dicembre 1936 www.santiebeati.it/dettaglio/93245 Beato RAIMONDO DE BARELLIS Mercedario Nel convento di Sant'Eulalia in Lérida (Spagna), il Beato Raimondo de Barellis, fu un modello di vita religiosa dell'Ordine Mercedario. Dopo aver accumulato infiniti meriti, decoro... www.santiebeati.it/dettaglio/94825 |
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Corpus Domini
Nel Corpo e nel Sangue di Gesù
Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.
Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità.
Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità.
S. Ignazio di Loyola
S. Rita
S. Lucia
Camminiamo sulla strada
martedì 27 dicembre 2011
santi e Beati del 27 Dicembre 2011
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