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I vent'anni di pontificato di Silvestro I
(dal 314 al 335) avrebbero potuto essere i più felici e tranquilli che la Chiesa
avesse mai vissuto. Finalmente erano cessate le terribili persecuzioni,
finalmente l'imperatore si era piegato a Cristo, anche se restava riluttante a
farsi battezzare. Finalmente Roma cominciava a prendere un volto cristiano. Lo
stesso papa Silvestro era ricolmato di onori e perfino di ricchezze. Costantino
gli aveva addirittura regalato il suo palazzo del Laterano e aveva fatto
edificare le prime grandi basiliche: quella di san Giovanni, quella di san
Pietro sul colle Vaticano, quella della santa Croce e quella di san Paolo sulla
via Ostiense. In seguito si favoleggiò sul fatto che Costantino gli avesse
"donato" anche la città di Roma e alcune provincie italiane. In realtà
l'imperatore restava profondamente persuaso (come tutti gli imperatori che lo
avevano preceduto) di essere lui il pontefice massimo. E ora pensava di dover
custodire anche la Chiesa, pur mostrando sommo rispetto per il successore di
Pietro. Perfino il grande concilio di Nicea - convocato per affermare
solennemente la divinità di Cristo contro l'eretico Ario - fu indetto
dall'imperatore e papa Silvestro poté solo ratificarne le decisioni, che per
altro erano state ottime. Insomma tra i due non ci furono lotte e si può dire
che il papa sia stato molto aiutato, ma la figura di Silvestro (che fu
certamente un uomo buono e saggio, non privo di una sua personale grandezza)
resta avvolta da un alone di malinconia, come accade nella Chiesa, quando chi è
veramente autorevole viene sì onorato, ma senza che gli si permetta davvero di
esercitare il dono della sua autorità. La tradizione ha voluto ricompensarlo
raccontandone almeno un importante successo: quello d'aver infine amministrato
il battesimo a Costantino. In verità, nemmeno questa soddisfazione gli fu
concessa, perché l'imperatore accettò di riceverlo solo in punto di morte, tre
anni dopo la scomparsa di papa Silvestro. ...fonte Avvenire.it
www.santiebeati.it/dettaglio/30600
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Corpus Domini
Nel Corpo e nel Sangue di Gesù
Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.
Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità.
Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità.
S. Ignazio di Loyola
S. Rita
S. Lucia
Camminiamo sulla strada
domenica 1 gennaio 2012
Santi e Beati del 31 dicembre 2011
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